Vi fu un mondo in cui il poeta sognava il cielo non sporco come la terra perché l’uomo non poteva volare, ed in quel mondo era normale sentirsi tutt’uno con l’ambiente, ritenendo ovvio proteggere se stessi proteggendo ciò in cui si vive.
Ma poi vennero i soldi a spiegarci che gli equilibri potessero essere spezzati, che certi interessi generali fossero al di sopra di ogni rispetto del nostro habitat, e noi, quelli che allora eravamo le generazioni future, siamo chiamati a giudicare coloro che presero certe decisioni senza concedere loro l’alibi del “non sapevano”
E noi che sicuramente sappiamo, per cosa vorremo essere ricordati? Perché ci deve essere un modo buono per ottenere ciò che vogliamo senza avvelenare il cielo, o la pioggia o la terra, e quel sistema non può essere certo far invecchiare precocemente i prodotti appena acquistati con la scusa che non siano più ecologici, perché quello è solo volgare business.
Eppure non c’è traccia di buon senso, i soldi continuano ad indicare la strada e la pioggia ad avvelenare i campi ed i mari in cui crescono gli anelli quella catena alimentare in cui siamo in testa.
Ed allora iniziamo a scrivere un biglietto ai nostri figli, con la richiesta di perdono per non aver lasciato loro un mondo più sano di quello che abbiamo trovato. Iniziamo a scriverlo, scritto bene su quella carta sempre più preziosa.
Stiamo sprofondando in un mondo in cui non c’è gioia di vivere, coi soldi che dettano politiche che i media sparano nelle menti senza pietà, e continuiamo a consumare ogni risorsa come se non ci fosse un domani, come se ci fosse una crisi di futuro. Ma non c’è alcuna crisi di albe e di tramonti, c’è solo una grande ed inarrestabile crisi di ignoranza.
Stiamo vivendo in una società impegnata a farci spendere più di quanto abbiamo, e forse avremo, per cose di cui non abbiamo bisogno e che dureranno il tempo di un nuovo acquisto compulsivo.
Tutto questo ci sta uccidendo lentamente, mentre ci riempie le vene e tutte le discariche del mondo scientifico intelligente.
Mentre sempre meno uccelli potranno volare e cantare.