Sarebbe saggio non considerarsi infallibili nel giudicare le persone e non lasciarsi abbagliare dalle apparenze, ma chi di noi non si è pentito di ciò ad un certo punto sembrava sicuro ed affidabile.

Così un giorno ti innamori ed un altro ti disinnamori, e talvolta ti rimangono in mano i cocci di una passione che non c’è più, ma che non puoi sradicare come se nulla fosse.

Sono cocci d’amore che mai nulla hanno insegnato, schegge di pazzia che non lasciano la tua vita e te la annebbiano ogni volta che sei sicuro di non sbagliare… finché dura, finché dura.

E’ sempre l’incontro giusto, è sempre il destino che doveva compiersi, e poi è solo una volta che quel treno passa e, chissà perché, tu non sei in stazione, ma a farti male dietro le tue idee scolpite nella pietra che poi si rivela sabbia.

Esiste la mezza mela, ma è anonima, praticamente irriconoscibile, e valla a trovare in mezzo a cesti immensi in cui il marcio fa capolino qua e là, in quei giorni in cui credi di essere infallibile, ma per te sceglie la rabbia e la solitudine.

Sì è lei, ma se non lo è pazienza, anche se in quel momento sembrava buono. Perché ciò che è giusto è l’essere felici e sereni in quei momenti in cui il profondo valuta così, e poi tanto arriva il giorno in cui compari ciò che fu e ciò che hai lì davanti e, d’incanto, tutto ti sembrerà chiaro.

Eppure i dubbi ti assaliranno feroci, ma non potrai fare a meno di quell’idea, quella che ti annienta la vita e ti mette buono ad aspettare che tutto si compia, oggi o domani, e non sei né saggio né convinto, ma saprai che senza quell’aria non potrai respirare, perché a te basta, perché a te avanza.