Scusarli di cosa?
Di aver avvelenato l’erba verde nei prati?
Di aver nutrito i nostri figli con i demoni della menzogna?
E quando li avremo scusati senza chiedere loro di rimediare, non sarà come se avessero ammesso di aver rubato senza aver restituito il maltolto?
Ma c’è un limite delle azioni oltre il quale non si deve più perdonare? Io ho paura che nessuno conosca quel limite, e che quand’anche ci fosse noi saremmo capaci di elevarlo sempre oltre il tollerabile. Ed allora il problema diventa talmente grosso che, l’incapacità di affrontarlo, ci porterà a far finta che non esista, e le finte scuse ci sembreranno un colpo di spugna sufficiente, con il teatrino degli scarica barile che avrà già iniziato il suo corso.
Ma non c’è scusa, non c’è perdono, perché oggi non siamo davanti all’ignoto improvvisamente palesatosi, ma al cospetto di un ignoto che si sapeva tale, ma che si è coscientemente deciso di affrontare sulla pelle degli altri costretti a sottoscrivere un salto nel buio, sfruttando ogni debolezza naturale o indotta in mesi di bombardamento, per allineare un gregge che oggi si accorge che niente era come si cercava di non correlare.
Chi ha detto, chi ha informato, chi ha deciso, chi ha minacciato, chi ha spinto, chi ha mentito… tutti lo hanno fatto sapendo che le medaglie hanno due facce, ma hanno voluto vendere quella più luccicante, quella più semplice e comoda, di cui però nessuno conosceva gli effetti. Ma il loro impegno nefasto è, e sarà per sempre, facilmente correlabile, non potranno fuggire.
Non potrete essere scusati, non potrete scappare dalle responsabilità, perché per quelle responsabilità scudate non esiste paravento, e quando avrete lasciato i vostri servi alla mercè delle persone indignate, questi parleranno, racconteranno, cambieranno casacca, e su di voi crolleranno le rovine del castello che avete costruito.
Sapevate tutto, conoscevate i rischi, e per l’ennesima volta avete preso una posizione per poi pentirvene come un coccodrillo qualsiasi.
Ma tra le fauci dei vostri rettili ci sono le membra dei figli italiani, non colpevoli dell’educazione carente che hanno ricevuto e che, attratti dalla voglia di vivere, hanno ceduto alle vostre scellerate menzogne.
E chissà cosa ci aspetta in futuro.
Non accetteremo le vostre scuse, non perdoneremo le vostre colpe, perché il dolo non si può perdonare, ma solo sanzionare pesantemente.
Ora iniziate pure a darvi la colpa l’un l’altro, ma iniziate anche a correre veloci, nella consapevolezza che questo mondo è molto piccolo.