Badate bene, questo non è un post per lamentarmi di un commento negativo su di me, o per sottolineare la distanza che c’è tra me e certi odiatori da tastiera.
Assolutamente no, niente di personale, ma solo la presa di coscienza di quanto male scorra nelle dita poco fluenti delle persone che vedo, in modo più o meno velato, e soprattutto attente a non attirarsi le attenzioni degli avvocati, vedo, dicevo, tutte intente a raccontare storie private che so essere ben diverse.
Ovviamente trattasi di ricami sul sentito dire del sentito dire del sentito dire di quelli che, finito di dare il cattivo esempio, ora danno consigli, ma, c’è un ma, si scontrano con la consapevolezza che ho maturato in tanto tempo a parlare con le anime tormentate, ascoltando senza giudicare, perché ogni storia è unica proprio perché le persone decidono sulla base delle situazioni che vivono in quel momento, ed è assurdo giudicarle senza conoscere il quadro completo.
Se fossi stato io lì, cosa avrei fatto?
Non lo so, e quindi, zitto!
Che poi volendo sarebbe anche facile rispedire al mittente ogni commento, magari aggiungendo disprezzo con parole poco piacevoli sulle facce da zoccola vecchia, o povero pirla, che tanto ci tengono a mettere in mostra nei profili insulsi che non si vergognano di pubblicare.
Magari si potrebbero aggiungere particolari scabrosi, facilmente reperibili tramite chi finge di essere loro amico.
Tutto un giro di finzioni, di schifezze, di gentaglia.
Ma è tempo perso dedicarsi a loro, vibrazioni basse garantite, e nulla restituirebbe comunque il rispetto negato a chi viene attaccato senza motivo, mentre era impegnato a vivere una vita che, ora serena, provoca rabbia a chi ne è stato buttato fuori.
Ho imparato a vedere le persone affaccendate nelle attività domestiche, ho compreso che solo così ne posso percepire dolori e sacrifici, ma a quel punto diventano sacre, non certo scevre da difetti o peccati, ma sicuramente degne di trovare chi le protegga dalle malelingue e dai malintenzionati.
È un mondo in equilibrio, la natura è così, e per ogni cento pezzi di merda pronti a fare del male, vi è un uomo capace di tenervi testa, un uomo che voi buoni volete là sul muro a fare la guardia, perché la notte possa scorrere tranquilla.
Quindi malintenzionati e malelingue, leggete bene queste parole. Non è filosofia la mia, è proprio che odio chi crede impunemente di potersela prendere coi deboli, o presunti tali.
Fatevi i cazzi vostri, che campate cent’anni.