Forse avrei dovuto mettere un punto di domanda in fondo a questa frase, ma avrei l’impressione di dubitare dell’efficacia e della tempestività degli strumenti di Dio, mentre penso che l’Onnipotente ci abbia già donato sia la forza, sia l’opportunità, per risolvere quel problema.
Già, quel problema, ideato, creato, ed oggi coperto da infami di cui aspetto un giudizio, una condanna, una punizione che temo non possa venire in tempi storici.
Continua la mattanza, ogni giorno la roulette russa fa le sue vittime, e mentre il mostro si rende conto di aver perso la partita, muove la sua coda per far più vittime possibili, mentre gli infami la nascondono con la loro coperta di vergogna.
Ormai insanabile la frattura tra le specie, impossibile comprendere quella cecità davanti ad una orribile e giovane contabilità improvvisa, una negazione naturale come reazione ad un lutto ideologico, che porterà direttamente alla rabbia e ad una inutile negoziazione.
Ma Dio perdonerà chi oggi se ne andrà in cielo coi suoi alibi materialistici per cui aver venduto l’anima, e Dio castigherà chi sapeva, ha collaborato ed oggi getta fumo, mentre mi chiedo quale soddisfazione possa darmi una giustizia divina che non sia stata preceduta da quella terrena.
Ancora una volta serve un monito, serve una pena esemplare, a ricordare che la vita è sacra e che niente e nessuno vale di più dell’esistenza più insignificante.
Il mostro ha guadagnato così tanto col suo veleno, che può inquinare ogni possibile istituzione deputata a tutelare tutti noi, ma noi siamo tanti, noi siamo quelli che creano la vera ricchezza, e se sciogliessimo i nodi che ci legano alle regole imposte dagli infami, Dio potrà accogliere a se chiunque, già mondato dalla scontata pena terrena.
Stanno morendo come le mosche, anche chi puntava il dito su chi aveva deciso di non prestarsi ad un gioco infame ed evidentemente truccato, e chi dovrebbe porre rimedio, invece, cospira e butta benzina sul fuoco.
Dio ci ha insegnato cosa fare, ed ha lasciato che le specie si identificassero: Lui sa bene chi ha i mezzi ed i talenti per fare, e quindi, invece di invocare la punizione dei mostri, temiamo di essere puniti noi per aver sprecato l’opportunità di farci onore, combattendo per ciò che è giusto.
Vinciamo noi, abbiamo già resistito e vinto, e non abbiamo paura.