Nasciamo tra dolori ed urla e poi passiamo un po’ di anni in cui l’amore ci circonda e ci perdona ogni gesto che compiamo, che sia bello, che sia riprovevole.
Così per un po’ la felicità ci avvolge e ci travolge, al punto che per noi quelli sono e saranno per sempre i migliori anni della nostra vita, desolatamente preparati ad accettare qualcosa che mai così bello sarà più.
È la vita che scorre così, infelice e piena di paure che, insieme ad altre emozioni negative, non riusciamo a controllare. Paura di perdere l’amore, paura di perdere quel minimo benessere che abbiamo raggiunto, paura che mai abbiamo avuto quando c’era qualcuno che vegliava su di noi e che, magari, detestavamo per questo.
Vorremmo avere sempre il controllo su ciò che accade e mentre osserviamo la nostra strada che piega in curve impreviste, veniamo assaliti dall’ansia che ci paralizza e ci frena nelle decisioni importanti.
Viviamo con quel freno a mano tirato ed anche quando riusciamo ad alzare la testa non possiamo fare a meno di pensare che sarà solo una boccata d’aria appena prima della prossima tempesta.
Vivere infelici, timorosi che anche l’infelicità se ne vada, lasciando il vuoto assoluto, incapaci di tenere in equilibrio emozioni e raziocinio, spaventati dalla fredda logica razionale che non ci coinvolge pur garantendo maggior sicurezza, spaventati da quei brividi emotivi che ci assalgono e che non sappiamo gestire.
E allora la mattina provo solo a darmi una giornata piena di cose da fare ed ottenere, evitando di pensare a ciò che non voglio o mi da fastidio, a ciò che mi fa paura, cose che mentre penso, visualizzo e mi condizionano negativamente, cronicizzandosi nella mia mente.
Mi estraneo un po’ e, nella mia indistinzione, mi guardo come una delle tante persone per cui ho attenzioni, mi assolvo e mi correggo nel volgere lo sguardo quando non sia al presente.
Così se non ottengo ciò che voglio, cambio strada e fisso nuovi obiettivi da perseguire con amore e dedizione, consapevole della mia totale vulnerabilità e assenza di controllo, ma felice dei passi che sto facendo.