Noi popoli civili, noi europei viziati oltre ciò che ci potevamo permettere, non sappiamo più cosa sia essere uomo, uomo vero, uomo con il dovere di preoccuparsi del mondo in cui vive, quel mondo che dovremo lasciare presto o tardi, qualunque sia il gradino della scala sociale su cui siamo seduti.
L’ipocrisia e l’egoismo ha preso il sopravvento, e la meschinità ha portato vigliaccheria, paura di vivere. Siamo capaci solo di implorare pietà davanti ad un nemico che potremmo sconfiggere semplicemente con un po’ di coraggio.
Ci furono dei popoli fieri una volta, e, seppur sconfitti dal progresso assassino, non persero il loro carattere, il loro orgoglio, le loro piume, e la consapevolezza che un vero guerriero sa di essere totalmente vulnerabile, ma combatte fiero ogni battaglia.
Quei popoli non si vendevano per qualche giorno in più da pecora, e ci hanno tramandato lo spirito con cui ci dovremmo alzare dal letto ogni mattina, per affrontare la vita come una sfida avvincente, e non un dramma da cui proteggerci.
Ed io che sono italiano e vengo analogicamente dal giuramento di fedeltà alla bandiera ed alle istituzioni, riporto così, un poco di licenza e fantasia, le loro poesie a tutti i miei fratelli che oggi non vogliono, e non devono, abbassare la testa:
“Vivi la tua vita in maniera tale che la paura della morte non possa mai entrare nel tuo cuore.
Non devi mai attaccare nessuno per la sua religione, devi invece rispettare le idee degli altri, chiedendo che si rispettino le tue.
Ama la tua vita, migliora la tua vita, abbellisci le cose che essa ti dà, perché un giorno tu le possa lasciare più belle di come le hai trovate.
Cerca di vivere a lungo e di avere come scopo, quello di servire i tuoi fratelli.
Aiuta un numero infinito di persone che ti porteranno per sempre nel loro cuore, oggi e nel giorno in cui ti incamminerai verso la grande separazione.
Rivolgi sempre una parola od un saluto quando incontri un amico, anche se straniero, ovunque tu sia.
Mostra rispetto per tutte le persone, non umiliarle, ma non umiliarti e lasciarti umiliare davanti a nessuno.
Quando ti svegli al mattino ringrazia per il cibo e per la gioia della vita che stai vivendo e, se non trovi nessun motivo per ringraziare, ricordati che la colpa giace solo in te stesso.
Non abusare di niente e di nessuno, fai in modo che le cose sagge prendano il posto di quelle sciocche, e manda via i sogni di onnipotenza.
Quando arriverà il tuo momento di morire, non essere come quelli i cui cuori sono pieni di paura che, quando arriverà il loro momento, piangeranno e pregheranno per avere un altro po’ di tempo per vivere la loro vita in maniera diversa.
Sventola la tua bandiera, sii pronto alla morte, canta il tuo inno e muori come un eroe che sta tornando a casa.”