Quante volte ho guardato dritto da quel balcone sul quale, in quel giorno lunghissimo, un padre ed un nonno aspettavano il mio primo vagito per poi sapere se fossi stato maschio o femmina?
Quel giorno in cui l’occhio vedeva sassi al posto del cemento e viti invece che kiwi, mi ha fatto diventare figlio desiderato di una mamma che ha sofferto, quel giorno d’estate di fine agosto in cui l’aria puzzava di meccanica italiana, ogni sogno era più che roseo, ed i cuori battevano di voglia di vivere ed ideali.
Matematicamente nato dopo nove mesi dalla sacra unione, precisamente nato sotto il segno dei pignoli che niente accettano e a niente credono se non a ciò che è palesemente fantasioso.
E allora sono un Vergine rompiscatole, con la facciata del Toro che non lo domi, col cuore che cambierei con una pietra, perché così tenero fa danni, che poi devo correre per risolvere ciò che la bontà arreca.
Eppure davanti c’è la corazza, eppure gli amici non hanno mai compreso il perché tirassi così il carretto, eppure a tanti bastava etichettarmi come una Vergine per mettere nel cassetto le mie idee che poi portavo avanti a cornate.
Vergine dietro, fluido nemmeno un po’, tollerante con chi rispetta, rispettoso con chi tollera, e Toro davanti, capace di correre dietro al rosso che ora può essere amore, ed ora può essere odio, con nel sangue e nella mente quel pane burro e zucchero che gli angeli mi hanno preparato prima di volare via.
Abbiamo oltre mezzo secolo, siamo over, siamo nati in casa senza tanti problemi, nei giorni caldi e freddi che capitavano, siamo diventati forti e capaci di badare a noi stessi, consapevoli che le nostre braccia ed il nostro cuore fossero le uniche fonti di reddito unite ad un po’ di cervello per capire a chi non credere e stare lontano.
Sì, sono pignolo perché quella Vergine sa che tale deve rimanere dove gli occhi non vedono, ma sono toro dove serve essere attrezzato per sfondare muri e pregiudizi, per sconsigliare chi crede di essere Dio, a costo di soffrire in una storia che non sarà mai invidiata da chi nelle vene ha acqua fresca.
Noi siamo stati creati per ricordare a questo mondo in che direzione deve continuare a girare, e siamo forti e pignoli.
Non ci cambierà mai nulla.