Le Streghe della notte voleranno ancora

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Aveva quattro ali di tela, come una libellula delicata e leggera, progettato forse per scherzo per qualche voletto qua e là.

Un biplano da granturco impiegato per spargere prodotti chimici in agricoltura, ma come tutte le cose semplici tanto odiate dagli scienziati, era affidabile e non si fermava mai.

Ed a me piace chiamarlo così, utile in fondo per fare i Pop Corn, piuttosto che con il suo nome vero e difficile, Polikarpov U-2 (Po-2), ma la storia deve ancora iniziare.

L’operazione Barbarossa era iniziata ed i cattivi procedevano verso Mosca: mancavano solo 300 km alla disfatta quando Marina sale le scale del Cremlino per incontrare Iosif. Lei aveva un piano, proprio lei, l’aviatrice più famosa tra gli anni 30 e 40.

Forse qualcuno sorrise, ma arrivò l’ordine di creare tre unità di aviatrici femminili che con i loro aerei da granturco avrebbero costituito le “Streghe della notte”.

Con le loro delicate libellule, ed oggetto di commenti molto meno delicati, le Streghe scrissero una storia straordinaria, con un mezzo angusto che non aveva né strumentazione, né una radio, senza nemmeno un paracadute.

Le Streghe della Notte volarono 23.000 volte in tre anni, colpendo duramente ponti, nodi ferroviari, stazioni, depositi di munizioni, concentrazioni di soldati, aeroporti nemici.

Molte avevano meno di vent’anni, e trentadue diedero il loro sangue, ma ventisette di loro diventarono eroine.

Il loro punto debole, quella libellula delicata e leggera, bombardava in missioni notturne volando a bassa quota, planando a motore spento, senza radar o radio, orientandosi con una bussola e un orologio, come nessun altro, tra i palazzi dei centri abitati. Troppo basse, troppo lente per essere colpite dalle tecnologie avanzate dell’epoca. Una spina nel fianco dei cattivi che non potevano reagire.

E nessuno poteva immaginare che a contrastare l’invasione cattiva fossero le missioni notturne di studentesse e operaie volanti, e quando lo scoprirono le chiamarono le “Streghe della notte”.

Fra gli assi vi furono molte espressioni di rispetto per quelle coraggiose donne che, ancora una volta, hanno mostrato che quando decidono di entrare in azione, mosse da una minaccia verso i figli che loro hanno messo al mondo, allattato e sfamato, nessuno le può fermare, nemmeno usando forze mille volte più grandi.

E’ sempre successo e succederà ancora, anche oggi, quando una mattina ci sveglieremo e scopriremo che, nottetempo, le Streghe avranno ricominciato a volare ed a fare male ai cattivi che ora hanno i loro figli nel mirino.

E’ sempre successo e succederà ancora.

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