E mangia oggi, mangia domani, i nostri valori più alti si riscoprono: colesterolo, glicemia, transaminasi… ed è strage di animali che nemmeno dopo una carestia sarebbe conveniente sterminare.

La Pasqua con chi vuoi… con chi puoi se non hai il simbolo della morte da mostrare nel giorno della resurrezione di un Cristo sgomento ed incavolato nero con l’uomo fluido che, in 2000 anni, ha sempre fatto finta di non capire un cazzo.

E allora Gesù muore crocifisso lassù, e risorge con la speranza vana di trovare un mondo migliore. Non può essere che così perché i 2000 chiodi che gli hanno trafitto mani e piedi fanno sempre più male, ed anche il Padre credo che adesso pretenda risultati.

Ma è la Pasqua dei carnefici, dei lupi affamati che scannano agnelli da arrostire per allietare bocche abituate a trangugiare in un minuto ciò che serve per vivere per 1 anno, e dal basso c’è un vociare di innocenti bambini col loro ovetto in mano, in attesa di felicità e di una età della ragione che sembra lo scopo di una vita.

La Pasqua con chi puoi, dove riesci, dove ti senti libero, mentre un esercito verde è passato bruciando ogni filo d’erba sotto i propri calzari.

La Pasqua di quale Dio, la Pasqua di quale io, la Pasqua che dà fastidio a chi non vuole la resurrezione dell’uomo ed invece costruisce strade per il monte Calvario.

Non saremo più buoni nemmeno oggi, né approfitteremo per vendere e comprare un po’ di cioccolata, uova covate con l’odio è la rabbia di chi sa far più male dei chiodi nella carne.

E allora buona Pasqua amici miei, con l’augurio che possiate riflettere un attimo e possiate trovare la forza per guardare in giro quante persone tra tre giorni saranno morte e basta.

Buona Pasqua.