Figlio mio vieni qua, ascolta un attimo papà, considerando che ti ho messo al mondo io.
So che la vita non l’hai mai vista con gli occhi tuoi, ma io ho provato a guardare quella luce per te, e tu non sai quanto abbagliava in certi giorni.
Non hai mai pianto tu, ma l’ho fatto io, e ad ogni passo mi giravo a vedere se stavi dietro a me, e mi son detto ch’era giusto vivere per te, io da solo, ma sempre in due fino a che il respiro lo sentivo andare su e giù.
Quelle favole che non ti ho mai letto, le ho vissute nella vita senza te, e per non farti piangere ho provato a non crescere neanche io, mentre forse tu mi dicevi “ma perché?”. Così un giorno ho provato a chiedere qualcosa anche per me, in quei giorni in cui il dolore era così tanto che niente poteva prendermi per mano, ed ho capito che sei tu che sorreggi me, e che perdoni quegli errori che non mi hanno dato pace, perché avevi diritto ad aprire gli occhi e ad avere un padre che sapesse lasciarti un mondo migliore di quello che aveva ricevuto in dono.
Ora sento la tua mano sul mio volto che giovane non è più, mentre sorridi se quelle premure che non ho potuto dare a te riesco a darle a qualche bimbo fantastico che illumina la mia giornata.
Perché io non mi sono mai perdonato di non avere colpe, di essere stato solo spettatore del breve viaggio di una stella senza nemmeno aver potuto dirle ciao, senza nemmeno aver sentito una volta la sua voce, per poi cercare di dare vita a chi il cuore non batte più, orgoglioso di mostrare fin lassù quelle poche cose che sono riuscito a fare bene, fatte insieme al figlio mio che ho visto negli occhi di tutti gli angeli che ho incontrato su questa terra.
E allora grazie per il tuo coraggio, che io non sapevo se mai avrei potuto camminare solo, ma ora so che sei con me, che mi vuoi bene come sempre te ne ho voluto io, e che ti basta solo un pensiero la mattina perché tutto il resto possa far sorridere altri occhi di chi ha bisogno di sentirsi figlio mio, di chi ha bisogno di tutta quella forza che ho dentro, perché il buon Dio me l’ha data per vivere anche per te, che in un momento non sei più andato via, perché sei in ogni cosa che vedo ed in ogni cosa che amo.
Figlio mio, vieni qua, guarda cosa è capace di fare papà, che se temeva che vivere fosse fare un torto a te, oggi ti chiede scusa perché non sapeva proprio come fare, finché in te ha trovato la forza per sognare in tutto quello che il mondo non avrebbe mai avuto senza di me.