Niente, forse perché non dico, forse perché mi chiudo, ma non c’è niente di quello che dovrebbe e che vorrei.
Ma il mondo non è né ciò che si vuole, né ciò che si merita, è solo ciò che capita, nel più grande caos che possa esistere in cui le stelle non bucano il cielo.
E allora sto qui a liberare la mente, a buttare via tutto quello che non è ora, e questo disturba tanto gli animi altrui che non mi capiscono e magari vorrebbero suggerirmi il da farsi.
Non ho bisogno di chi a cui devo chiedere!
E quando sto male io, non è di un consiglio che avrei bisogno, ma solo degli occhi di qualcuno sorridente che facesse almeno finta di essere dalla mia parte. Ma non è cosa per noi mai in pace.
Noi fortunati dannati, non avremo mai qualcosa per noi che ci farà godere quella serenità che meritano i semplici di cuore, perché col nostro fuoco che brucia siamo sempre pronti a rimettere in gioco tutto in ogni momento, perché c’è sempre un valore per cui lottare.
E allora sto male, tanto male certe volte, e non sono mai lì nel posto in cui si crederebbe di trovarmi. Sono in altri luoghi lontani da chi mi vorrebbe tendere una mano. Pochi sanno le giuste coordinate, ancora meno hanno voglia di correre da me fin lì.
Ed ecco che torna in me la forza, un lampo accende l’energia che sempre deve accompagnarmi nel fronte di quelli che sono su questa terra per fare e non per piangere.
Quando sto male io, vado avanti da solo con le forze che ho.