La prima volta era solo uno, solo un leggero e vulnerabilissimo fiore colorato che mi ha fatto l’occhiolino, tutto spaventato perché non era mai stato lì con me.
E mi assomigliava molto, nel suo rosso che tanto mi ricordava il fuoco dentro di me, con la sua fretta di chi sa che non ci sarà un domani.
E ci ho pensato tanto, io che da quello scaffale avevo scelto un brutto verde anatroccolo, che con me ha avuto un futuro e mi ha ringraziato con un unico fiore magnifico che altro non mi diceva che:
“Dubita che le stelle siano fuoco; dubita che il sole si muova; dubita che la verità sia mentitrice: ma non dubitare mai del mio amore.”
William Shakespeare
E poi l’inverno freddo ed isolato, fino ad oggi, in cui ho sentito il suo richiamo, ancora di fretta perché non ci sarà un domani, in mezzo ad altri due splendidi miracoli, che io non sapevo che fossero in tre.
Così credi di voler fare tutto per loro, di volerli accudire ogni giorno per quell’appuntamento annuale di colori ed emozioni, ma non si costruisce niente con qualcuno o per qualcuno, perché una vita si fonda solo su se stessa, cosicché, se per caso si incontra un’anima gemella, è solo un dono celeste.
Sono tre, e li osservo tutti dall’alto, e scorgo un padre con i suoi due figli per mano, che corrono cercando di trascinarlo, mentre l’orizzonte già mostra orrenda la fine.
In un mondo in cui, se non ci amiamo, diventiamo ciò che ci fanno diventare e che accettiamo, non c’è tempo per pensare all’inizio ed alla fine, ma solo per risplendere con tutti i nostri talenti in ogni minuto che ci viene concesso.
Lo aspettavo da tempo, sapevo che era lì anch’esso ad attendere il momento dell’incontro, e mi ha fatto conoscere i suoi figli che non usciranno più dal mio cuore, perché le stelle non cadono davvero, e se cadessero lo farebbero in onore di ciò che c’è lassù di più grande, in onore del fuoco che fanno ardere da sempre e che sfrigola nelle notti in cui, felici, siamo a naso all’insù.
Così invece che in me stesso, trovo le cose che mi piacciono in quei petali che cercano il sole, e non dubito di niente, nemmeno del loro amore che per caso ho portato al mio cospetto, mentre le stelle bruciano, il sole si muove e la verità non mente.
Ciao bellissimo angelo, ti aspetto qui, ancora una volta, con ciò che tu sei stato capace di procreare.