Come lo mandi via il vinaio?

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Il vinaio, quella figura che necessariamente sostiene che il suo vino sia quello buono.

Nascosto e protetto nelle sue belle cantine, vide un giorno, solo per rendere più buono il vino con il dolo, di aggiungere al nettare un po’ metanolo, con cui morivi e facevi morire.

Morti e feriti subito dimenticati, mentre ogni giorno gli annunci sulla bontà di quel prodotto, che ormai costava uno sproposito, martellavano da ogni lettera dell’alfabeto.

Così anche la vita degli astemi era limitata: niente accesso al bar o al ristorante se non dimostravi col bollino rosso di esserti bevuto 2 o 3 bicchieri al giorno di quello buono (si dice che aggiorneranno a 4).

Ma nemmeno un teatro o un cinema erano aperti a quelli senza spirito, nemmeno scuole e ospedali, ed infine nemmeno il lavoro.

Strano perché se non lavori non mangi e bere a stomaco vuoto la scienza lo sconsiglia; fa male, fa puzzare il fiato, ma il vinaio ste cose non le sentiva e risolse, per tutti, suggerendo di uscire di casa solo con una foglia di vite davanti alla bocca.

Quei suggerimenti che nessuno si sognava di non considerare obbligo, come si usava anni fa quando le cose si regolavano a canne mozze.

Il vino fa bene, meglio se con qualche composto che scalda d’inverno, perché se d’inverno prendi freddo muori e fai morire.

Poi arriva la primavera, e, malgrado il vino dal prezzo raddoppiato tutti abbiano preso freddo, c’è un nuovo problema: il polline e le allergie.

Ma il vinaio ha già imbottigliato un rosè che il polline lo disintegra, non passa, ed un bicchiere al dì protegge, perché se starnutisci muori e fai morire.

Mi raccomando: sempre la foglia di vite davanti alla bocca!

Si parla già dell’estate ed il suo caldo che solo un bianchino risolve, che se sudi muori e fai morire.

Il vino del vinaio, quello per forza il più buono (chi il vino o il vinaio?), risolve sempre tutto, soprattutto ogni problema che la cantina ha predetto mesi prima.

Eh ma così viene ansia!

Ansia? Nessun problema, un bicchiere quando e come previsto dal protocollo e sparisce per anni, almeno per mesi… giorni, forse minuti, quindi bevi che sennò con l’ansia muori e fai morire.

Eh ma così viene la malattia al fegato!

A parte il fatto che non sei vinaio e quindi ti devi stare zitto, ma poi si sa che un bicchiere di vino non ha mai fatto male a nessuno, soprattutto ai bambini, e poi è vero che il fegato si ammala perché dormi troppo e fai troppo sesso, o, al massimo, è malattia mentale. I vinai ne sanno, sono stati bambini anche loro.

E tu non fare il bambino, fidati e bevi, bevi tutto, perché se sei bambino muori e fai morire.

I bambini sono sempre morti alcolizzati, si sa, di che ti meravigli.

Ah, prima di bere, firma sto pizzino che dice che il vino è buono, e poi sei libero anche di accompagnare il nettare con un po’ di pane.

Se fosse un sogno basterebbe svegliarsi per dimenticare il vinaio.

Ma non lo è. Allora i casi sono due: o sei un astemio e sto pezzo ti fa incazzare, oppure leggi e ridi e allora hai alcol nel tuo sangue, mentre la tua mente è tanto offuscata. Attento, perché con la mente offuscata muori e fai morire, ubriacone.

E pure leggere troppo… muori e fai morire.

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