Più lontana delle stelle, ma più dentro che mai che non può essere lontana, mentre il suo respiro si sente in quel vento che accarezza piano i prati di un nuovo verde in primavera.

Pietà per chi soffre ed è lontano, ma solo quando non ci crede abbastanza e si sente diviso dall’indivisibile, mentre solo quel vento che spira troppo forte può cancellare le sue tracce.

E forse l’anima da lontano si innamora di più, forse non saremmo così vicini se non fossimo così lontani, perché la vera distanza la misurano i sentimenti e non i metri.

Anche se in ogni dove ci si potrà incontrare, sarà difficile sentirti abbastanza vicina, sarà difficile trattenere il vento in cui viaggia il tuo profumo mentre la pioggia bagna quei capelli che le tue dita accarezzano sentendo i brividi sulla pelle.

Bella da vicino, bella anche da lontano, intensamente aggrappata ad un’anima triste da far rifiorire, consapevole che invisibile non voglia significare inesistente, piena di silenzi da percorrere guardando il cielo, con le parole che solo quei ricordi sanno comprendere.

Bella da lontano, che ogni movimento diventa epopea, che ogni passo diventa guerra, che ogni voce diventa vita, che ogni sogno diventa realtà di un volo di farfalle che, proprio in questo momento, puoi sentire mentre solleticano forte la tua voglia di vivere, e quella gabbia ti sembra troppo stretta.

Ma tante esili farfalle, insieme, sono capaci di soffiare una tormenta che sa piegare le sbarre, perché il tuo coraggio è la somma di ogni battito d’ali che ti ha accompagnato per la tua strada che parte da molto lontano, in quel lontano dove tu sei bella.