Abbiamo una capacità poetica strabiliante quando dobbiamo giustificare quegli schemi che altri hanno ideato per rendere triste la nostra vita.
Forse è solo un caso, forse qualcuno ce l’ha con te, ma la vita non è rosea come vuoi quando i tuoi sogni diventano deludenti realtà ed ogni cosa prende un nome complicato che la rende fredda.
E allora brindiamo alla delusione con un vino che, in fondo, è solo acqua e un po’ d’alcol se non c’è la poesia. Acqua e alcol, con quei legami che tutti sognano nella vita perché niente li scioglie più, nemmeno diventando così piccoli da poter vedere il microscopico da vicino, fino a guardare in faccia ogni molecola che ne saluta un’altra che sta evaporando e saluta per sempre.
Ci si scioglie solo svanendo, e rimangono le lacrime, le lacrime del vino.
Così ciò che resta di quell’unione ora non sono che gocce sui bicchieri sporchi di rossetto, mentre il mondo in cui hai sempre vissuto cerca di riportarti in fondo all’amaro calice trascinandoti con tutte le forze che ha e che tu credi di poter sopraffare.
Sono le lacrime che restano lì, visibili agli occhi attenti e curiosi, come quelle persone che non si accontentano dei se e dei ma, ed invece combattono fino ad accogliere chi saprà soffiare via ogni pena che solo un legame indivisibile, ma ormai svanito, sa procurare.
E tu ridi, ridi ad ogni parola, ridi ad ogni sorso fino a quando sulle pareti del bicchiere rimarranno solo le lacrime del vino.