Le Fiaccole della Libertà

Oh tu che pensi che nel mondo regni il caos, che ciò che ti capita lo abbia deciso il destino, vorrei che tu riflettessi un attimo su ciò che veramente è disordine, e su ciò che ti hanno fatto credere che lo sia.

Credimi, il destino è come Babbo Natale. Togligli il costume e vderai che sotto c’è qualcuno che probabilmente conosci.

Tu che pensi di essere libero, tu che pensi di poter prendere le tue decisioni come diavolo ti pare, in realtà sei come un computer pieno di backdoor, sei pieno zeppo di punti deboli in cui infilare qualsiasi invenzione i potenti vogliano obbligatoriamente farti scegliere.

Complottismo? Ma vaffanculo!

Prova ad usare per una volta il tuo cervello e guarda la storia: c’è chi disegna strategie, e chi costruisce gli strumenti per metterle in atto, e tra questi strumenti c’è il sistema per presentarti le cose affinché tu creda ad ogni cosa ti venga raccontata.

Non ci credi ancora? Pensi che sia matto? Non devi credermi, non sono una religione, io so, ed ora te lo dimostro!

Era il 1929 quando Edward Bernays realizzò una eclatante iniziativa commissianata dai produttori di tabacco. Doveva fare in modo che le donne iniziassero a fumare per aumentare i fatturati dei produttori.

Una volgarissima operazione commerciale, come quelle che oggi stanno dietro tanti bei discorsi, con un unico obiettivo: fare una montagna di soldi!

Ed ecco l’operazione

“Fiaccole della Libertà“.

Avete capito?

Non “Fuma che è bello”, bensì “Fiaccole della Libertà”, ovvero tu donna, per conquistare la libertà concessa agli uomini, devi fumare.

Fighissimo!

Il fumo è una lotta per la libertà, è un tuo diritto per cui devi lottare. Davanti alla propensione al fatturato, venne messa, ad arte, la ricerca della libertà, con parole che chiaramente evocavano una immagine forte come la fiaccola che tiene alzata la Statua della Libertà.

Ovviamente vennero fatti muovere molti giornalisti, scienziati, persone di spettacolo. Testimonial donne vennero pagate per inneggiare alla libertà che solo fumando avrebbero riconquistato.

Il resto è storia, storia della propaganda dove non si lotta mai per la libertà, ma per far fare soldi a pezzi di merda che usano la libertà come motivo di mobilitazione.

E’ un’arte, lo so, ed è pure difficile e molto dispendioso fare queste maestose opere propagandistiche di manipolazione, ma chi ha i mezzi non trova ostacoli nel fottere le folle con associazioni di idee che nulla hanno di logico, ma che una volta che sono radicate nella testa delle persone come semplici immagini da evocare a comando, diventano potentissime.

Già, si faceva nel ‘900 e si continua a fare negli anni 2000, perché le persone ed i loro comportamenti non sono mai cambiati.

Sono di una prevedibilità disarmante, caro il mio gregge.

La disponibilità di nuovi mezzi di comunicazione tecnologici, ha solo fornito più strumenti alla propaganda delle multinazionali con fatturati pari al PIL delle nazioni, e con conseguente immenso potere di influenza sui governi.

Ci mettete tanto a vedere analogie col presente? E’ così difficile cari fiaccolati della libertà? Cari inginocchiati per la solidarietà?

Non avete sentito ultimamente annunci che facciano appello alla vostra moralità, al vostro senso di responsabilità, alla stessa libertà, condizionata dall’assunzione di determinati comportamenti? Sì, li avete sentiti, ma vi sono sembrati naturali, addirittura meritevoli di attenzione, perché così sono costruiti e progettati, per farvi immaginare un mondo migliore che potreste ottenere conformandovi a ciò che dall’alto vi suggeriscono, e non vi accorgete che tra le due cose non vi sia la benché minima relazione logica.

Non sono mai progettati per farvi ragionare, ma solo per abboccare e allinearvi.

Inginocchiatevi davanti ai manipolatori: sono veramente bravi, meritano rispetto, non c’è che dire.

Si fa così a manipolare le persone, soprattutto quelle persone che lavorano venti ore al giorno per poter sopravvivere in qualche modo e che non hanno troppo tempo per soffermarsi sui concetti complessi, per riflettere, e che per questo si affidano all’esperienza, alle voci di popolo, allo scienziato autorevole, al giornalaio più veloce.

E come sempre, in fondo, c’è l’inferno: dei polmoni nel caso delle fiaccole, dell’intera vita ai tempi nostri.

Sono anime nere, non fanno mai niente per voi, ma solo per il loro business, e l’eliminarvi ad uno ad uno non è una opzione che scarterebbero se fosse utile ai loro scopi.

Almeno questo concetto mettetevelo in testa, perché non ha nessun colore politico.

Ti è piaciuto? Condividi l'articolo!

My Agile Privacy

Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. 

Puoi accettare, rifiutare o personalizzare i cookie premendo i pulsanti desiderati. 

Chiudendo questa informativa continuerai senza accettare. 

Inoltre, questo sito installa Google Analytics nella versione 4 (GA4) con trasmissione di dati anonimi tramite proxy. 

Prestando il consenso, l'invio dei dati sarà effettuato in maniera anonima, tutelando così la tua privacy.