Perché la botta di calore ti prende così, di colpo, senza preavviso.
Basta una tazza calda, basta un minimo di agitazione ed ecco che un minuto prima avevi le mani fredde e poi…
Come avviene nel tuo sangue, che scorri scorri, ti scalda come fino a poco prima nemmeno potevi immaginare.
Davvero, non serve granché, basta un piatto di minestra in più o in meno, ed il cuore pulsa forte e devi slacciarti il bottone della camicia perché fa caldo, troppo caldo.
Eppure hai sopportato pietanze senza sale, piatti troppo forti, paste tipo colla, e mentre giorno dopo giorno non guardavi più cosa c’era nel piatto, il sedersi a tavola è diventato monotono, evitabile, sostituibile da un pigiama sul divano.
Un giorno dietro l’altro il mangiare è diventato solo per vivere, per tirare il pasto successivo, ed anche se ricordi che una volta era un piacere diverso, incredibilmente diverso, ingurgiti prodotti senza fantasia, materie prime che non scaldano, che non suscitano emozioni, che non so cosa fare da mangiare questa sera… tu cosa vuoi?
E poi succede qualcosa, quel qualcosa per cui il brodino diventa carburante avio, la minestrina diventa napalm, e tu bruci, ti ribelli e cominci a chiedere che il tuo sale venga messo in tavola.
Poi, da quel momento, raccolti i cocci dei piatti volanti verso la libertà, e puoi scegliere la direzione del tuo futuro, verso un nuovo appiattimento dei gusti, o verso ciò che ti piace, senza permettere a nessuno di importi alcunché.
Anche quando l’acqua inizia a bollire lentamente ci sono molti segnali che ti dovrebbero far capire che non sei nel momento giusto al posto giusto.
Tieni le orecchie dritte, e se senti bruciare lì sotto, o tutto intorno a te… non fare troppi sforzi per adattarti, reagisci.