Quel Massimo non esiste più

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Quel Massimo se ne è andato, dove non si sa, o forse è qui dietro l’angolo, seduto su quel gradino dove un paio d’anni fa ci si era lasciati senza preoccuparsi di niente.

Perché forse è un poco trasparente, e lo puoi solo intravvedere negli occhi delle persone che si sforzano di parlare di lui, che era un amico, che rispondeva sempre, che aveva una parola per tutti, ma poi restava solo col suo fuoco che non si poteva spegnere innaffiandolo di malinconia.

Così in mille strategie lo osservi chiaro come il sole e nei silenzi urla tutte le sue parole che in nessuna lingua del mondo si riuscivano a comprendere.

Quel Massimo non c’è più, quel Massimo è andato via, senza paura di lasciare vuoti dove tutti li aveva colmati, in una marea di parole, di pensieri, di accortezze, di coccole, qualche volta contro tutto e tutti, che guardavano dall’altra parte mentre lasciavano la loro mano tesa dietro affinché fosse afferrata dalla sua.

Sono impronte indelebili sulla via delle stelle, sono silenzi che malgrado tutto non è difficile riempire dei suoi rumori, ma ci sono anime che compaiono così, nel momento del bisogno, e così svaniscono quando la missione è compiuta.

Quel Massimo non c’è più, caldo e freddo gli hanno cotto la pelle, ed ora corre in mezzo a quelle foglie verdi che mal celano i frutti più belli che non hanno trovato posto sulle tavole di chi aveva tanta fame, ma quei sapori disprezzava.

Non c’era bisogno di dire grazie, non c’era cosa che voleva indietro, ma quando le porte si sono chiuse, i suoi occhi azzurri sono diventati lucidi invano, mentre un gesto d’amore e comprensione mai è arrivato.

Eccoci qui, consapevole che è accaduto e verrà lasciato riaccadere, ormai via dalle stelle già spente, e così lontano da non sentire le proprie ferite, ma attento ad ogni filo d’erba che possa essere calpestato dove prima lui vegliava.

Quel Massimo è andato via, chi lo sente è perché ha dentro un suo segno e basterà una breve occhiata per scorgere quei fiori.

Osserverà, si compiacerà di ciò che è stato, e con nuove vesti lo vedranno camminare per la strada, ma quell’anima non può cambiare e quegli occhi non possono mentire.

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